28 febbraio 2013

Intercontinental Luxury Hotel. Suggestions part 1



Ogni viaggio è una storia da raccontare, per questo scelgo sempre Hotel molto particolari. Il soggiorno, o la sosta per usare un termine desueto, fa parte proprio di quel viaggio anche interiore tanto caro a Goethe, Stendhal, Potocki e ai grandi scrittori che lo hanno narrato nei ricchi diari di accompagnamento.

Montreal, in Canada, sono stata ospite dell’Intercontinental Hotel, una struttura meravigliosa di altissimo livello. Camminare dentro quelle stanze è come vivere un pezzo di storia del passato, perché l'edificio Nordheimer che lo accoglie ha più di 300 anni. 



All’inizio era una fabbrica  di pianoforti gestita da due fratelli musicisti, Samuele, al secondo piano c’era la sala concerti. Nell'area teatro addirittura giunse nel 1910 una splendida Sarah Bernhardt. Ma di lei e dell’assenzio vi parlerò nella seconda parte.

Thanks: Monica Orr Sales & Marketing Director e Melissa Noel Electronic Marketing Manager 



Every travel is a story to tell, this is why I always pick peculiar hotels. The stay belongs to the internal travel that Flaubert wrote about and all the great writers that filled entire diaries with their memories. In Montreal I stayed at the Intercontinental Hotel, an amazing place to stay. Walking into that hotel is like living a pice of history since the Nordheimer building is more than 300 years old. At the beginning it was a piano company and its room were visited by Sara Bernard

--Max & Co shirt--
--Dolce & Gabbana trousers--

27 febbraio 2013

Forever XXI. Take a look, do you like it?


Passeggiando per la città sotterranea di Toronto, un'enorme galleria di negozi chiamata path, ho scoperto questo brand californiano che mi piace tantissimo. Si tratta di Forever XXI  e si trova in Canada, appunto, in Asia e in Europa. Ma non ancora in Italia, comunque dal 2010 è reperibile on line e le spese di spedizione sono abbastanza basse. 

Della nuova collezione P/E ho scelto questa shirt e la borsa trasparente. Il rapporto prezzo qualità è ottimo e la linea cosmetica è molto divertente.
Provate a dare un'occhiata, che ve ne pare? 


Walking in the huge underground city of Toronto, called path, I came across this brand from California I absolutely adore. It's Forever 21 and it has stores in Canada, Asia and Europe. Not in Italy thought even if you can shop online and the shipping expenses are really affordable. From the new S/S collection I've picked the T-shirt I am wearing and this PVC bag. Forever 21 is very affordable and fun to mix and match with designer brands. Take a look, do you like it?

26 febbraio 2013

#mfw the last day. Every story needs a book


La settimana della moda milanese si è appena conclusa e lascia, come sempre, la sensazione di una festa ultimata. Un po' com'era a scuola, a fine anno, dopo gli esami di maturità. Qualcuno promosso, qualcun altro bocciato. Ciao ciao ci vediamo e poi, invece, chi li ha visti più. 
L'unica differenza è che qui, al contrario, li rivedi sempre: le solite acconciature da street style, le sempreverdi signore della moda, qualche ragazzina nuova in cerca di shooting, tante fragilità che si nascondono dentro un cappello a tesa larga.

Ma ciò che andrebbe visto davvero non si nota così facilmente. Stanzia silenzioso in qualche angolo di un party. Come My Red Book di Nava Design, vuoto al suo interno, che puoi riempire con la tua storia magari seguendo le orme del Red Book di Gustav Jung scritto tra il 1914 e il 1930.   
L'ho trovato da Brian&Barry a Milano sorseggiando un frizzantino durante la Fashion Blogger's Lounge e l'ho fatto "indossare" alla bellissima Paola Bonetti, buyer donna dello store. Giusto per farvelo vedere. Stava laggiù, autorevole ma non troppo in mostra, in mezzo ai capi firmati del negozio. 
Ecco, ogni tanto bisogna guardare più a fondo. Per scoprire, felicemente, che mai come in questa edizione della MFW le storie ci sono piovute addosso. 
Poi c'è anche chi ha aperto l'ombrello. Ma era firmato. E ha creduto potesse bastare.

Photo by Enzo Perego


Milan Fashion Week is over and it feels like the party is over. Like the end of the school year, after the exams. Some passed other failed the test. See you darling, and then they are gone forever. The only difference is that here you will meet them over and over again: the same hair, the same ladies, the new IT girl, a million personalities hiding behind a hat.
What is really worth seeing is hard to notice. It is sitting somewhere at a party, like this red book. Empty on the inside, you can fill it with a story. I found it at Brian&Barry in Milan drinking bubbles with other fashion bloggers. It was there not showing off, surrounded by designer clothes. At times you need to look deeper. To find out that at this MFW we were showered in stories and faces. Some people decided to open the umbrella and thought it was enough.

25 febbraio 2013

#mfw Day 6. Bulgari, Bags for Women


Raffinati persino nei cadeaux da Bulgari, dove le miroir con custodia in pelle e iniziali impresse sul momento hanno davvero il sapore antico del privilegio. Ed è solo l'inizio di un percorso che presto giunge a destinazione dentro il luxury Bulgari Hotel dove si manifesta, pari a un'epifania, la nuova collezione accessori donna del prossimo autunno inverno. Borse meravigliose dalle diverse fogge e colori sono state presentate sabato durante la MFW. 
La sera il party.

La mia preferita resta sempre la Isabella Rossellini con chiusure realizzate in preziose pietre dure: ametista, lapislazzuli, quarzo, malachite. Debuttano le Lipstick Daily Clutches con chiusure gioiello che sembrano rossetti, giusto per ricordare il gesto seduttivo delle donne che aprono le borsette per rifarsi il make-up. Stupende anche la clutch con manico a braccialetto. Ma la vera essenza del marchio Bulgari la si ritrova nell'Aida Bag, oro rosa brillanti e cristalli bianchi. Per una sera decisamente speciale.


Even gifts are exquisite at Bulgari, the hand printed cadeaux with your initial has the flavor of an ancient privilege. This is only the beginning of a journey that leads to its destination in the lobby of the luxury Bulgari Hotel where it manifests itself in an epiphany of the new autumn and winter collection of accessories for women. Bags from the wonderful variety of styles and colors were presented Saturday during the MFW and the evening party.
My favorite is always the Isabella Rossellini one made of precious stones: amethyst lapis lazuli, quartz, malachite. The new Lipstick Daily Clutches debuted as well, with precious closures that look like lipsticks and remind me of the seductive gesture women do when opening their purses to retouch their make up. I loved the clutches with handle bracelets, but the best piece was the Aida Bag, pink gold and white crystals for a very special evening.


24 febbraio 2013

MFW Day 5. To Love, LoveYourSelf First



Che in questa edizione della MFW ci fosse un ritorno al pensiero già ve lo avevo detto. E un'altra bella conferma mi è arrivata oggi da Mauro Affinito e Roberto Bonanomi i quali hanno espresso nelle loro T-shirt il mood esatto che mi girava in testa. Uno strillo, per usare un termine giornalistico, che rimanda all'essenza di un concreto ragionamento: "To love, LoveYourself First 

Ecco perché ve li presento con un piacere immenso, augurandomi che le loro parole si intreccino abilmente alle vostre. 

"A volte si ha il coraggio d'intraprendere questo viaggio introspettivo altre è più difficile - raccontano gli stilisti - da questa riflessione nasce FirstLoveYourself not a brand just a way to be, che vuole essere un suggerimento e non un concept. Un messaggio che nasce dal cuore, compie un giro su sé stesso e lì ritorna, ancora più forte. La maglietta è un capo  facile da indossare e sta vicino al cuore". 

Sarà un caso ma le immagini della loro campagna pubblicitaria rimandano un po' agli anni '70, a quei ragazzi, capelli lunghi tutti peace and love, che sull'isola di Wight (i Dik Dik ci scrissero pure una canzone) sembravano così felici. Il tempo è passato ed alcuni pensieri, velocemente come capi di moda, sono stati archiviati. Ma se è vero che tutto ritorna e a tutto ci si ispira questa mi sembra una bella trama sulla quale puntare una collezione.

Presentazione del brand oggi alle ore 19 in Via Federico Ozanam 7 Milano
  

22 febbraio 2013

La donna dandy-pop di Ludovico Loffreda

 
Il suo volto trasformato in pattern grafico e impresso sul cappotto rimanda tanto ad Andy Warhol, ma la commistione tra pop e una certa filosofia dandy scavalca di un passo il tempo e rende i suoi capi una vera novità. Insomma un prodotto su cui puntare. Ludovico Loffreda è una bella scoperta di questa edizione della settimana della moda a Milano. Non dell'ultima ora, giacché ha sfilato alla scorsa edizione della MFW nel contesto Next Generation, ma lì erano in tanti. Ora, con un proprio spazio dentro la Camera della Moda, può raccontare la sua filosofia e presentarla martedì 28 Febbraio alle 11,30 presso la sala sfilate del Castello Sforzesco. 
"Rigore e qualità - mi spiega - sono i due elementi della mia collezione. Forti riferimenti alla divisa, in termini militari, asole fatte a mano, capi lavorati in Italia, materiali tutti naturali. La costruzione severa, dunque".
Niente eccentricità? "Penso che nella moda si senta il bisogno di ritornare al passato, al gusto ricercato e sartoriale. Il cliente chiede la qualità del tessuto, che lo rende portabile a lungo e nel tempo. Il capo costoso che si acquista, insomma, deve restare fruibile a lungo. Come lo era in passato". 
Diplomato allo IED di Milano, Loffreda, 25 anni, è l'uomo dalle linee pulite. Uno che pensa alla donna partendo da input maschili. 
In cosa si differenzia dalle correnti tendenze? Classe, vestibilità e quell'aura di donna intellettuale che mi piace vedere. Finta o vera potrebbe persino non avere importanza. Il miracolo sta già nel poterla un giorno immaginare.

The faces transformed in a graphic pattern on the coats reminds me of Andy Warhol, but the mix between pop and dandy philosophy overcomes a style and makes his clothes a real novelty. Ludovico Loffreda is a pleasant surprise of this Milan fashion week. Is not a total newcomer since he had his fashion show last year during Next Generation fashion show. Now he has his own space at the chamber of fashion and tell his philosophy Tuesday 28th of February at 11.30 am at Castello Sforzesco.'Attention to quality and details - he explains - are the two main pillars of the collection. Inspired by the military wear, all made in Italy, all natural fabrics. A very rigorous construction.' No eccentricities then? 'I think the fashion world needs to look back at the past at the sartorialism. The customer looks for quality in the fabrics, the clothes have to last in time and in trend. They look at value for their money and clothes that can be used over time like in the past.'Loffreda 25 studied at IED in Milan. And favors clean cuts and menswear inspires his womenswear line. He differs from the current fashion diktats dressing a cultured and classy woman that you can imagine take back the cities. Finally.

#mfw day 3. The Revenge of free thinking


Dopo la neve (forse nel senso magico di stendere un velo) e la protesta degli ambientalisti (la solita boutade, siate più coerenti per favore) cos'altro si abbatterà sulla Milano Fashion Week non è dato sapere. Se non ciò che vediamo quotidianamente sotto il Duomo e alle sfilate, trasformate in veri e propri set fotografici, che non bastano un paio di sole foto. No di certo. Tutti in fila per quello scatto di fronte al cartellone loggato per dire "io ci sono" che attesta, come le targhe davanti alle case storiche, il "qui è nato" e "qui è passato".
Una sorta di fai da te visto che i patiti dello street style dovevi proprio andarli a cercare, in mezzo a questo freddo e ai fioccherelli bianchi che rovinano gli obiettivi. Ma sulle passerelle ho visto cose favolose, piene di quella rara magia che la riconosci a pelle e ti lasci  trasportare. Dagli stilisti della natura intendo (e qui anche gli ambientalisti si sono zittiti) che giocano con la storia e la disegnano negli abiti, come Andrea Incontri, Antonio Marras o Daniela Gregis. Così, quel filo col passato, lo porti addosso un pochino anche tu. E puoi dire: "io c'ero". 
Quanta scollatura tra i creativi e la realtà. Quanta divergenza tra un pensiero che vola e uno che resta in foto.

After the snow (perhaps in the sense of overlooking the thing) and the protests of environmentalists (the usual stuff, at times not so consistent) what else will fall on Milan Fashion Week we can not predict. All we are experiencing every day in the shadows of the Duomo and the fashion shows cannot be described by a couple of pictures. Not at all. We are all dutifully queueing for a pictures on the main milestones, to be able to say 'I was here'.A sort of DIY since the really fashionable ones were difficult to spot in the midst of snow that makes pictures all blurry and undefined.
But on the runways I've seen fabulous things, full of that rare magic that you recognize and savor.From the designers of nature playing with history and drawing it in the clothes, like Andrea Incontri, Antonio Marras or Daniela Gregis. You can wear a bit of history too and say 'I was there', there is a huge gap between creativity and reality like the one between a thought able to fly and one stuck in a picture.

21 febbraio 2013

Intellectual chic con Andrea Incontri alla #mfw

La portata emotiva di uno stilista la vedi dal suo parterre. Sobrio. E da un front row di professionisti. Poche foto da scattare se non sulla sfilata, del resto di quella si deve parlare. Ché un tempo negli eventi di moda ti trovavi vicino ad Andy Warhol, scambiavi due battute con Jean Cocteau, bevevi bollicine insieme a Truman Capote o facevi considerazione sulle gonne a ruote mangiando sandwich con Alba de Céspedes. Il deserto degli intellettuali oggi, fra la moda, è raccapricciante. Ecco perché Andrea Incontri è stata la bella scoperta di questa MFW, indaffarata a mostrate tutto (o il niente a seconda di come angoli lo sguardo), in una Milano nevosa che sembra imprigionare tutti i comprimari in una trasparente boule de neige. 
“Per me la moda è come creare poesia" dice lo stilista. E si vede. A cominciare dalla messa in scena di questa splendida sfilata, dove l'incrociarsi delle modelle che uscivano ed entravano da una stanza all'altra creava suggestioni di movimenti senza pari. Gli abiti a clessidra sobri ed eleganti, le silhouette anni '50, i pantaloni oversize, le giacche a mantella mi hanno ricordato molto i tempi della Céspedes. 
Vivaddio una collezione avulsa dal contemporaneo "forever dark", da restare impressa nella memoria. 

/Foto di Alessandro Lucioni/
You can see the emotional weight of a designer from the guest list. Very understated. A front row of professionals. Not too many picture taken apart from the fashion show, the real focus, for once. Once fashion shows were all about sitting next to Andy Warhol, chit chatting to Jean Cocteau, drinking bubbles with Truman Capote and talking about skirts eating sandwiches with Alba de Céspedes. The lack of real thinkers today is appalling. But Andrea Incontri is a great discovery of the MFW, where everyone is busy showing off something or nothing and the snow seems to keep all of us in a tiny ball. "To me fashion is like poetry" he says, and you can tell from the fashion show where the models come from one room to the other wearing elegant clothes and accessories, inspired by the 50s, oversize pants, long coats. A collection that finally differs from the ever present black.

19 febbraio 2013

Luxury life in Toronto & Niagara Falls

Rientrata in Italia dal Canada ho giusto il tempo di passare dal parrucchiere, iniziare un nuovo corso di giornalismo (sono curiosa di conoscere i miei nuovi allievi) e ripartire domani per la Fashion Week di Milano. Nel frattempo ho firmato un bel contratto per pfgstyle, perso la chiavetta con tutto il mio libro dentro (sì ne ho una copia sul mac, ma la chiavetta era un po' il mio portafortuna), scartato gli omaggi che mi sono arrivati.
Il Canada mi manca, quell'inverno lungo e freddissimo si adatta perfettamente a me. Il penultimo giorno sono stata a vedere le Niagara Falls, uno spaccato sulla natura impressionante. 
Grazie al supporto organizzativo stampa, fornitomi dall'Ufficio del Turismo di Toronto, ho potuto visitare le maggiori attrazioni durante la mia permanenza in città: da casa Loma al Museo della Scarpa, dalla CN Tower che con i suoi 500 metri è la più alta del mondo al Royal Ontario Museum. 

E grazie allo staff Public Relations del Royal York Hotel, ho soggiornato con i migliori comfort in una deliziosa suite a due letti matrimoniali, svegliandomi con una colazione principesca. Ho mangiato gli ottimi piatti dello chef Collin Thornton al ristorante di qualità superiore Epic e mi sono rilassata nella grande area fitness. L'hotel è davvero meraviglioso e ricco di storia, oltre 80 anni di attività da quando vi scese Winston Churchill nel 1929, poi la Regina Elisabetta e il Principe Filippo, Robert Kennedy, Mikhail Baryshnikov, Henry Kissinger, Ella Fitzgerald, Frank Sinatra, Zsa Zsa Gabor e tantissimi altri nomi fino agli attuali Shakira, Francis Ford Coppola, Lionel Richie, Natalie Portman. 

Tutto è maestoso, ti sembra di essere all'interno di una stazione in pieno Novecento, seduta ad aspettare il treno con le valigie a mano e le tue cappelliere. E' solo un arrivederci. Naturalmente. 

After returning in Italy from Canada I have just enough time to go to the hairdresser, start a new course in journalism (I'm curious to know my new students) and leave tomorrow for Milan Fashion Week. In the meantime, I signed a good contract for pfgstyle, lost the memory card with my book on it (yes I do have a copy on my laptop) and opened the gifts arrived during my travels. I miss Canada and the cold long winter which i love. During the last days I went to Niagara Falls and impressive and amazing view of the power of Nature. Thanks to the Toronto Tourism Office I was able to visit the main landmarks during my stay. And thanks also to the media relation office of the Royal Garden Hotel, I had a lavish room with twin beds and an amazing room service. I savored the dishes of the Chef Collin Thornton at the restaurant Epic and I relaxed in the large fitness area.  The hotel is really beautiful and rich in history, with its 80 years of activity, the first to come down here was Winston Churchill in 1929 and then Queen Elizabeth and Prince Philip, Robert Kennedy, Mikhail Baryshnikov, Henry Kissinger, Ella Fitzgerald, Frank Sinatra, Zsa Zsa Gabor and many other names up to Shakira, Francis Ford Coppola, Lionel Richie, Natalie Portman. Everything is magnificent, you feel in a old train station in the nineteen century, sitting waiting for the train with suitcases in hand.


17 febbraio 2013

Intellectual chic, Gin-Ki bracelets

Si chiama Gin-Ki e lo porto al polso da qualche settimana. Confezionato a mano con tessuti provenienti da preziosi kimono di seta è accompagnato da una piccola foglia in argento di Gingko Biloba, pianta sacra e potente talismano che trasmette energia e positività. 

Il braccialetto unisex è stato ideato da Eleonora Beux ed è disponibile in dodici varianti di colore. Due le lunghezze presenti sul mercato, una più piccola da polso e una più grande che può trasformarsi in collana. 

Qui ve lo propongo in una delle aree che ho amo di più dentro il Royal York Hotel di Toronto.  

15 febbraio 2013

Fairmont Royal York Hotel Toronto

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Quando fu costruito, nel 1929, era il più grande e lussuoso albergo di tutto il Commonwealth britannico. Qui, nel 1997, scesero la Regina Elisabetta e Filippo d'Edimburgo in visita in Canada. Nei suoi saloni si tengono balli delle debuttanti e convention politiche dove si decidono i destini della nazione. E' il Fairmont Royal York Hotel, cuore del lusso e della vita pubblica di Toronto. E di quella economica. Perché da quasi un secolo è qui che businessmen e banchieri trattano affari di milioni di dollari, a due passi dalla Borsa e in faccia alla Union Station, nelle sale ad accesso riservato del 19° piano dove, grazie a Catherine Tschannen che è a capo del marketing ,ho potuto scattare le foto che vedete. 
Sono stati giorni meravigliosi, che vi racconterò nei prossimi post.

Intanto vi lascio con alcuni acquisti fatti qui in Canada come la borsa RedCanoe che riprende la Boeing Heritage Collection Air Mail del 1927 e le scarpe Call It Spring, tacco e suola fucsia elettrico. 
 
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I was wearing
Hangover shirt can be found on Lacrom
Versace black tank top silk
Fendi golden skirt
Donatella Lucchi bracelet ca be found on Lacrom
Call It Spring shoes

Location Fairmont Royal York Hotel 

When it was built in 1929 it was the biggest and most lavish hotel of the British Commonwealth. In 1997 Queen Elizabeth and prince Philip of Edinburg decided to stay here during their Canadian visit. Countless debutants balls and political conventions were held in its grand halls. Is the Fairmont Royal York Hotel centre of the political and economical life of Toronto because of its closeness with the stock exchange and union station. This happens in the members only area at the 19th floor where these pictures were shoot thanks also to Catherine Tschannen in charge of the marketing.These have been amazing days I will tell you more about in the next posts. In the meantime here some shopping I did: the bag red canoe inspired by the  Boeing Heritage Collection Air Mail of  1927 and the shoes Call It Spring, with an electric  fuchsia heel.

Today I'm wearing Harricana

 Quando Mariouche Gagné, proprietaria di Harricana, mi ha invitato a visitare l'azienda sono stata felice. Sapevo di andare incontro ad una bella storia, la sua. Partita da Montréal a 17 anni per studiare allo Ied di Milano, Mariouche scopre la Domus Academy, scuola molto costosa ma decisamente avanti, dove insegnano Sottsass e Branzi, Missoni e la Sozzani. “Ho telefonato a mia mamma e le ho detto: vendi tutto che mi voglio iscrivere – mi racconta sorridendo - vendi la mia macchina da cucire, i manichini, lo snowboard, tutto quello che possiedo. In quei giorni, però, l'Associazione canadese dei pellicciai a Montréal avevano lanciato un concorso: prova a partecipare, prima di vendere tutto, mi disse mia madre, tenta. Io non ero convinta, non avevo mai lavorato con le pellicce, ma inviai il disegno. Entrai fra le tre finaliste, e dovetti tornare a casa per realizzare il modello. La fondazione mi diede alcune pelli, non bastavano: posso usare quelle tue due vecchie pellicce?, chiesi a mia mamma. Vinsi il secondo premio, mi iscrissi alla Domus Academy, e il resto lo vedi qui”.
E in effetti di strada ne ha percorsa da quel periodo. Oggi Harricana è un brand consolidato: 80 mila pellicce riciclate, perché si lavora con il vecchio per creare il nuovo, una capsule collection con Rossignol (quella che ho visto alla Fashion week), la collaborazione con Rino Rossi per la sua ultima collezione di tricot e il lancio del nuovo profumo.
Devo dire che mi è piaciuto tutto, ma ho trovato meravigliosi i cappelli da aviatore. Quando li ho indossati per lo shooting mi sono sentita come Saint-Exupéry sopra i cieli del Québec.

When Mariouche Gagné, owner of Harricana, asked me to visit her company I was very happy, also because of her extraordinary story. She left Montreal at 17 and went to study at Ied in Milan with a full scholarship. Once there she discovered the Domus Academy, a very expensive but prestigious school.
She recalls: 'I phoned my mum and asked her to sell everything', she was so determined to enroll to Domus. 'At that time in Montreal there was a fur design competition and my mum suggested I'd enroll. I was scared since it was my first time working with fur, but I send my design and I entered the final. I used my mother's old fur coats and won second prize, enrolled to Domus and the rest is history.' she says smiling.Today Harricana is a world recognized brand: 80.000 recycled fur coats and a capsule collection with Rossignol and a collaboration with Rino Rossi.I loved everything about the collection but my favorite pieces where the aviator hats. Once I wore one for the shooting I felt like Saint-Exupéry flying over Québec.

13 febbraio 2013

Montréal day 4. Good Night from the Hotel de Glace

Un'emozione spettacolare, vi assicuro. Entrare al Village des Neiges di Montréal, dentro il Parc Jean Drapeau, è come attraversare una porta incantata. Vivere la Storia Infinita, sentirsi tanto Regina delle Nevi. Igloo suggestivi e ben attrezzati sono a disposizione degli ospiti più avventurosi: al loro interno, un ristorante da cento posti, quattro spa con vasche orientate verso il porto e la più bella vista di Montréal, 25 camere e suite con letti matrimoniali e a temi diversi, una discoteca, una sala giochi e perfino una cappella di culto ghiacciata dove si sposano due o tre coppie ogni settimana. L'unico spazio caldo, vi informo, sono i bagni e l'area dedicata agli spettacoli. Sì, miei cari lettori, l'Hotel del ghiaccio è un albergo a tutti gli effetti. Classe luxury, naturalmente, 400 euro a notte la stanza dotata di sacchi a pelo ultraresistenti perché dormi proprio sopra una gelida lastra da cui ti separa solo un materasso inserito nel ghiaccio. Certo, parlare di un lungo soggiorno è complicato, ma una notte è un'esperienza assolutamente da fare. Ad attendermi, al mio arrivo, Yanick Tremblay e Guy Bélanger, due dei tre giovani proprietari, 38 anni e due figli ciascuno, nella vita lavori diversi (immobiliare, multimedia e robotica). Ad accomunarli l'amicizia e questo grande investimento, un progetto nato grazie ai frequenti viaggi in Finlandia. Mi hanno fatto sedere al tavolino di ghiaccio, sulle sedie di ghiaccio, con noi anche Bernard Chênevert, general manager dell'hotel Intercontinental. Ad accompagnare la cena un susseguirsi di flute Pommery, e la cucina eccellente dello chef Matthieu Saunier. Partito da Marsiglia sette anni fa, Saunier ha scelto di portare a Montréal la cucina provenzale: ora allieta i palati all'Hotel des Neiges e anche all'Intercontinental: “Era il mio desiderio e sono riuscito a realizzarlo”, spiega, “in Québec amano molto questo tipo di piatti semplici dove si esaltano i sapori e le spezie”. Io ho mangiato una speciale Cocotte de poulet de cornouailles farci aux champignons et morilles sauce, servita dentro una casseruola rosso fumante. 
Vi lascio alle foto. Che ne dite, non è un posto da sogno?

Thanks Village des Neiges

Is a great emotion entering the Montreal's Village des Neiges, in the Parc Jean Drapeau. It is like entering and enchanted door and becoming the Ice Queen. Igloos can be used by the most adventurous guests: inside there is a 100 seats restaurant, 4 spas with a view of the port and the best sight of Montreal, 25 suites decorated with differente themes, a disco and even a chapel where you can get married!The only warm space are the bathrooms and the area dedicated to the shows. The Ice hotel is a hotel by every means. Is a luxurious establishment with rooms at 400 euros per night in a room with sleeping bag since you have to sleep on actual ice. Spend a night here is a must! Once I arrived I was welcomed by Yanick Tremblay and Guy Bélanger, two of the three owners. They have both 2 kids and work in different fields but joined forces to invest in this project after travelling extensively in Finland. We sat on a ice table, setas and talket to Bernard Chênevert, general manager of Intercontinental hotel. At dinner we sipped Pommery, and savored the excellent food by the chef Matthieu Saunier. He left from Marseille 7 years ago and choose to bring to Montreal the the Provencal cousine: he cooks now at the Intercontinental Hotel and at Hotel des Neiges. 'It has always been my dream and I made it come true' he says 'In Quebec they are very fond of these simple dishes that bring out the flavors and spices'. I ate a special Cocotte de poulet de cornouailles farci aux champignons et morilles sauce, served on a bright red pan. Take a look at the pictures of this dreamy place! 

11 febbraio 2013

Visibility is a trap


La visibilità è una trappola, recita il neon di Laurent Grasso nella sua Uraniborg, al Mac (Museo d'arte contemporanea) di Montréal. Una trappola cui è evidentemente impossibile sfuggire, a lui che espone come a noi che scriviamo blog e libri e tweet, anche se il risultato è forse quel polverone che offusca la città nel quadro successivo. Così, nell'ala del museo dove un centinaio di opere ripercorre il ricco lavorìo sull'astrattismo degli artisti canadesi dagli anni Quaranta a oggi, ho giocato anch'io la mia performance in video.

This is my performance. 

10 febbraio 2013

La ville intérieure di Montréal


Finalmente è uscito il sole a Montréal e le temperature sono in leggero aumento. Ne ho approfittato per uscire allo scoperto dal Réso, già proprio così. 
Perchè dovete sapere che esiste una sorta di città sotto la città vera, 30 km interrati e 120 ingressi con 1600 negozi, hot spot gratuita, caffé, 200 ristoranti di ogni tipo cinema e persino gli hotels. Immaginate un centro commerciale dietro l'altro, collegato da scale mobili con innesti al metro, ascensori e corridoi che collegano un grattacielo all'altro.  
Le temperature di inverno sono tali da non potere sostare all'aperto perciò gli abitanti si muovono nell' underground city. La ville intérieure è uno spazio meraviglioso, pulito e ottimamente illuminato. Ci sono piazze con fontane, piste per pattinare sul ghiaccio, sale dove si fanno i concerti e cinema. 

Attraversando uno di questi i passaggi ho visto lo store di XXI Forever, azienda americana, e ho comprato il cappotto che vedete nella foto. QUI  trovate la nuova collezione primavera estate. Conoscevate questo brand?

Finally the sun came out in Montreal and temperature rose slightly. So I finally made it out the Reso.
What is the Reso? Is the underground city of 30 km under the city itself: 1600 shops, free wifi, coffee places, 200 restaurants, every kind of food you can dream of, cinemas and hotels.Because you know that there is a sort of city under the city itself, 30 km underground and 120 inputs with 1600 shops, hot spots, free coffee, 200 cinemas and restaurants of all kinds even the hotels. Imagine a shopping mall after another, connected by escalators to the Metro station, lifts and corridors that connect one skyscraper to another.

Winter temperatures are so low that residents are not able to stay outdoors so they walk in the underground city. La ville intérieure is a wonderful space, clean and well lit. There are squares with fountains, ice skating rinks, rooms for concerts and cinemas. In the Reso I came across Forever XXI, an American clothing brand were I bought the coat you see in the pictures.
Here you can take a look at the Spring/Summer collection.
Did you know this brand?

9 febbraio 2013

MH WAY URBAN BAG

In queste giornate di moda a Montréal ho avuto il supporto tecnico di una bellissima borsa MH WAY della linea Urban. Dentro ho messo proprio di tutto, come potete immaginare: iPad, cartelle stampa, matite, moleskine, macchina fotografica, bottigliette di Evian, registratore. E' una cartella molto capiente in effetti, perciò è perfetta per andare agli incontri di lavoro e, nonostante la neve  mi abbia colto diverse volte per strada, ha protetto tutte le cose riposte al suo interno. Mi sono piaciuti il colore e i dettagli tecnici, come le fasce catarifrangenti e i nastri elastici per compattare lo spazio. E' comoda e versatile, un vero aiuto quando ti devi muovere per strada tutto il giorno. Perfetta durante il viaggio, in aereo occupava pochissimo spazio nonostante fosse piena di libri.
MH Way è azienda leader nella progettazione, realizzazione e distribuzione di cartelle, valigeria, borse e accessori fortemente innovativi. 
 L’anima creativa del brand, sul mercato dal 1982, è il designer giapponese Makio Hasuike. 

Thanks MH WAY

 
During the fashion week days in Montreal I had the great company of this beautiful MH WAY urban line bag, it holds all my world: Ipad, press folders, pencils, moleskine and my camera.  It's so 'roomy and perfect for going to meeting and face the heavy shows! MH Way is a world known brand in designing bags and accessories with a focus on design and innovation. The creative genius behind the design is Makio Hasuike, which combined design skills and business ideas.

8 febbraio 2013

Montréal Fashion Week. Day 2. Waiting for big buyers

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E' un enorme hangar fuori città la location della Montréal Fashion Week, un open space destinato a passerelle e qua e là diversi divanetti allestiti intorno a bar che in un attimo si trasformano in set fotografici o aperitivi-evento. 

Si concepisce la moda in maniera diversa qui in Canada, dove la temperatura scende fino a 20 gradi sotto zero e ti trovi a soffrire appena metti il naso fuori da uno spazio chiuso. Gli uffici stampa sono ottimi e lo street style, forse per il gelo, è meno suggestivo di quello europeo: a pagamento, può entrare anche chi non è del settore, il che apre le porte a tutti senza discriminazioni di testate piuttosto che di amicizie personali.

Tanti i capi di pelliccia dentro le collezioni del prossimo autunno inverno ma, ci tengono a dire gli stilisti, si lavora soltanto con quella riciclata. Il minimalismo è il filo conduttore di quasi tutte le proposte. “C'è qui da noi grande creatività, fortemente alimentata, anche qui alla MFW, da concorsi e premi diretti ai giovani creatori”, mi spiega Eva Friede, style editor e penna eccellente di Montréal Gazette: “ma il nostro mercato interno non è ancora così esteso, dobbiamo puntare sull'export, in primo luogo verso gli Stati Uniti. E per questo servono i buyers della grande distribuzione. A loro si rivolgono gli organizzatori della MFW, ormai alla 24° edizione in 12 anni”. 
Vi propongo alcune immagini della sfilata dei giovani talenti provenienti dalle principali scuole canadesi di moda e design. Che ve ne pare?

The location of Montreal Fashion Week is a huge hangar out of town, an open space for catwalks and here and there sofas arranged around corner bars ready to become photo shoots locations or happy hour. In Canada they have a very different idea of fashion since the temperature is often at minus 20 degrees and the walking around can be an adventure. The cold makes being fashionable more difficult. The fur is dominant in next year collections but all the fashion designers specify that is recycled. Minimalism is the theme of almost all the proposals. "Our market is very creative - explains Eva Friede Style editor of the Montreal Gazette - but it is hard to export to the USA, unfortunately it would need big buyers." Here some pictures of the fashion shows, what do you think?

7 febbraio 2013

Montréal Fashion Week . Day 1


Mi sono piaciuti i cappelli, il minimalismo e l'interpretazione africana dei tessuti invernali

Today I like it







Montréal Fashion Week. First night in Canada

Eccomi arrivata, dopo nove ore di volo siamo atterrati a Toronto abbiamo noleggiato un'auto e ci siamo diretti a Montreal.  Freddo fa freddo, le temperature sono meno 18 gradi. Ma io adoro l'inverno e quindi sono davvero felice. La sorpresa più bella di ieri sera è stata sicuramente la stanza d'hotel, suite 605 con caminetto acceso. Le foto che ho fatto non rendono giustizia tanto è bella, fuori il ghiaccio totale dentro il calore del legno. 

 Ho dormito meravigliosamente e oggi si va alla Fashion Week, sfilano alcuni stilisti davvero interessanti Bang Couture e Harricana par Mariouche. Domani ho importanti appuntamenti di lavoro che poi vi racconterò. 

Here I am in Canada since we landed in Toronto we rented a car and drove to Montreal. Is extremely cold with temperatures in the low -18 Celsius but I love winter so couldn't be happier. The best surprise so far has been the suite of out hotel, suite 605, with a lit fireplace once we walked in! Pictures cannot deliver the beauty of the room, outside is freezing and inside the wood and the fireplace, just amazing! I slept blissfully and today we are off to fashion week and important work meetings I will tell you everything about.

5 febbraio 2013

Poudre Poupoupidou T.LeClerc dedicated to Marilyn


 Nel 1881  il farmacista francese Theophile Le Clerc apre la sua prima officina a Parigi nei pressi di Place de la Madeleine. Lì,dentro un piccolo negozio, nasce una delle più belle e suggestive creazioni cosmetiche: la Poudre T.LeClerc una cipria la cui ricetta, a base di polvere di riso,resta ancora segreta . 
A distanza di anni il marchio e la qualità sono rimaste intatte e io me ne sono letteralmente innamorata. Ho avuto modo di testare la Poudre Compacte e il rossetto Rouge Trasparent Marilyn, collezione  dedicata proprio alla grande attrice americana, labbra rosso fuoco e pelle candida  pronunciava Poupoupidou nella canzone Wanna Be Loved By You.  

La cipria è trasparente, leggerissima e crea un effetto velo sul viso che resta a lungo. La confezione rosa la rende molto chic con quell'effetto intellettuale retro che sarebbe piaciuto al suo fondatore. Il rossetto ha una consistenza cremosa, piacevole, la colorazione non cambia.

 Il marchio T.LeClerc è distribuito da L'Olfattorio. 

4 febbraio 2013

Pfgstyle goes to Montreal Fashion Week


Oggi a Montreal, in Canada, inizia la 24 ma edizione della Fashion Week, 20 mila i visitatori attesi allo spazio Arsenal e un programma di alto respiro. Non  solo sfilate, infatti, ma anche una serie di appuntamenti culturali a tema che spaziano dal design alle conferenze, dalle mostre al cinema.

I  film in programmazione, 21 in totale, seguono le ultime tendenze degli stilisti canadesi che utilizzano i video come alternativa alle tradizionali sfilate, in Italia lo abbiamo visto fare un paio di edizioni fa al Pitti con Gareth Pugh. Già annotato nella mia agenda il documentario dedicato all'ottuagenario Bill Cunningham, grande fotografo del NY Time, e il  lancio del libro Giorgio Armani: Impero dei Sensi scritto da John Concordia Potvin

La moda canadese ha avuto un enorme sviluppo nell'ultimo decennio, basti pensare alla North Star brand reso celebre dal rapper Drake, nato a Toronto e nominato nove volte ai Grammy Awards, che indossò le magliette "loggate" in alcuni eventi pubblici. Canadese è anche la top model Grace Mahary, l'abbiamo vista sfilare per Chanel, ma anche i gemelli Dean e Dan Caten di Dsquared2

Poiché sono stata invitata mi accingo a preparare le valigie. Dieci ore di aereo mi spaventano, ma la curiosità è troppo forte. Mi fermerò in Canada quindici giorni, qualche appuntamento di lavoro, certo, ma conto di vedere molte altre cose. Comprese le famose cascate del Niagara. Buon inizio settimana guys!


Today in Montreal, Canada, begins the 2 th edition of the Canadian fashion week, 20,000 visitors are expected at the Arsenal area with a prestigious program. Not only fashion, but also a wide array of cultural events ranging from movie, 21 films, exhibitions, design and conferences. Some Canadians designers are using the film screening as an alternative to the traditional catwalk, in Italy we saw this happen a couple of editions ago at Pitti with Gareth Pug. I can't wait to see the doc on Bill Cunningham the legendary NY photographer and the book launch of 'Giorgio Armani: Empire of the Senses' by the University professor John Concordia PotvinI was invited and today I will prepare the suitcases. Ten hours of flight scare me, but curiosity is too strong. I will stay in Canada a fortnight for some business appointment but I hope to do a bit of sightseeing, including Niagara Falls.

3 febbraio 2013

Charleston style in the snow


Ci sono cose che sfuggono così, come la neve gettata in aria. Occorre equilibrio per continuare. E stabilità emotiva. Ieri mattina ho fatto colazione con un'amica che partirà, spero torni con un libro finito. E la sera sono andata ad una festa di compleanno di un'altra persona. 

Ascolto le storie e cerco di restare presente alle mie. Buona domenica a tutti, vi lascio con queste foto scattate qualche giorno fa sulle Dolomiti. 
Dove mi rifugio ogni tanto. A cercare il mio inverno.

Roberta Guercini dress
Melissa boots
Furla bracelet

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